sabato 28 agosto 2010

sullo stesso cammino nella stessa direzione

Non darò mai un figlio a un uomo.
Ecco la terribile rivelazione di una quasi trent'enne. Se un giorno ti rendi conto che non potrai cambiare una certa situazione, o la accetti passivamente, o la fai tua, gli dai una ragione valida di esistere.
Egoismo. puro egoismo. Ho provato a dare tutta me stessa, sentendomi dire che ho pure troppo da dare...ma nessuno vuole mai niente da me. Non so se è perchè temono che voglia lo stesso in cambio, o perchè ..perchè? "sei bella simpatica intelligente, come parlo con te non lo faccio con nessuno..." Vi prego tacete! Zitti! Tenetevi per voi queste stronzate. Le mie orecchie sono morte.
Questo è il momento di bruciare i miei diari. Me lo chiedevo ieri..."cosa  ne farò dei miei diari? li farò leggere ai miei figli? li brucerò?". Oggi Raul Montanari mi ha dato un'idea nuova, abbandonarli per strada...non qui ovviamente, non in questa città. Altrove. Quell'altrove in cui spesso vorrei essere. Quella famosa isola che non c'è. La battaglia invisibile. Disarmatemi!Vi prego!
Non so se è stata la sua presenza, ma mi è venuta una voglia irrefrenabile di scrivere. Come non succedeva da tempo. Se fossi stata seduta al tavolo con un calciatore mi sarebbe venuta voglia di giocare a calcio? Non credo....e non avrei sposato nemmeno lui.
Perle ai porci... Cos'ho cercato finora? Ho sbagliato l'oggetto della ricerca, o il modo in cui l'ho cercato? Una domanda così uccide.
"Non voglio vivere la vita come se fosse una caccia al tesoro...trova il lavoro, la casa, il fidanzato..." Tempo fa dicevo così... Dicevo anche " non voglio più fare la guerra" la guerra invisibile che mi ha uccisa da tempo, ma io non me ne sono ancora accorta.
Il nulla. Leggerò "lo straniero" e capirò cos'è la morte..? Il vuoto, l'assenza di pensiero che sento in questo momento. Questa è la morte. L'apnea.
Sono andata a vivere a Milano per fare psicologia, volevo specializzarmi in psicologia infantile....ero io la bambina da curare, non ci vuole un genio a capirlo... Freud...che si fotta, insieme a Edipo e Sofocle, che ha il cognome simile al mio...
Apnea. L'immobilità. Il non tempo.
"Cos'è che resta dopo nelle tue mani...." "ogni cosa che amiamo ci uccide" "uccido ogni cosa che amo" "sono io il mio minotauro, divoro chi arriva fino a me"
Grace under pressure, ora so anche chi ha detto questa frase.
"uno scheletro d'amore che urla ancora vendetta...." è il desiderio di vendetta che mi ha ucciso, ma io non me ne pento. io la merito questa vendetta. non ho mai avuto paura di sbagliare, l'ho sempre detto, sono diabolica, sbaglio con la consapevolezza di sbagliare. non mi nascondo dietro scuse. ho coraggio. non mi faccio paura. so che posso tutto. le mie mani osano tutto. la mia bocca armata di verità non sarà mai taciuta.
"E' solo una questione di piedi, dunque...basta far andare d'accordo i piedi e lasciar perdere le teste..." Saranno i piedi a portarci sullo stesso cammino nella stessa direzione.
E' tardi domani ho un matrimonio, mi eviterò le stronzate in chiesa, non reggerei in queste condizioni. Io non giurerò mai. L'Amore lo sa quanto gli sono fedele. Gli sono così fedele che non lo tradirò mai per un uomo....nessun essere umano merita così tanto, l'Amore ha a che fare col divino... può durare un attimo tra 2 persone, non di più. Non in eterno, che fesseria! "All sparks will burn out.." La scintilla è l'amore, il fuoco è già altro. Io voglio vivere di scintille...ed è così che ho bruciato ogni mia speranza.

3 commenti:

  1. ho sempre detto a me stesso ... porta con te un paracedute, soprattutto nell'amore...
    e cosi ho sempre fatto..
    con le vie di fuga libere.. e tracciate...
    in realtà erano storie del cazzo quindi si gestivano facilmente...

    quando sono arrivate le storie d'amore..ora non le chiamerei cosi...ma diciamo che lo sono state...il paracadute l'ho rotto di proposito cadendo malissimo...

    soprattutto l'ultima... ho dato tutto, in cambio ricevevo accuse di nn dare abbastanza... in cambio in realtà ricevevo silenzi su questioni importanti fino al periodo delle bugie...

    e ora mi viene persino rinfacciato che ....ma sai era una difesa...la colpa è tua se io ho detto bugie...

    ah! interessante teoria. ho preso solo calci nel culo e martellate nei denti

    non ho capito un cazzo di me, dell'amore, della vita.
    e ora da quà che mi fidi di una persona ci vuole una vita...

    che amarezza.

    e nara, scusa lo sfogo...

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  2. Cara Narayana,

    ti ho letta in un botto e nel mentre trattenevo il respiro per non perdere un solo istante dell'intensità di cui gronda il tuo scritto. Perdonami, non che io no rispetti il tuo dolore,ma le tue parole nella loro drammaticità sono bellissime !
    A fior di pelle svisceri il tuo dolore, strato per strato , metti a nudo la realtà per arrivare all'essenza.

    "non darò mai un figlio ad un uomo"..bè..io ho una figlia e non ho mai pensato di averla data ad un uomo... e..i miei diari ..io ..li ho bruciati assieme ad un pacchetto di lettere che non avevano più alcun valore..

    ti abbraccio

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  3. Grazie Alessandra, carina la tua delicatezza nel "rispettare il mio dolore", è vero, ieri ero molto ispirata nello scrivere, più che nel descrivere i miei sentimenti e ciò che mi è successo...non so se mi spiego....le parole sono uscite così...come sempre.
    metto a nudo me, per arrivare alla mia essenza...il problema è che così ci arrivano anche gli altri, e pochi sono dotati di delicatezza, è un modo di fare così raro purtroppo!
    il problema è che a nessuno interessa l'essenza delle persone, si fermano chilometri prima... viaggi sprecati, che sporcano la strada, la consumano inutilmente... una volta c'era un bel sentiero verde e fiorito per arrivare a Me... ora... non so più.

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